Su proposta di Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo sviluppo economico della Provincia di Trento, la Giunta ha ieri deciso di rendere meno stringenti i vincoli economico-finanziari fissati dalla Provincia nel periodo 2008-2016 per concedere gli incentivi alle imprese che investono, in base a quanto previsto dalle leggi di settore. La delibera approvata dalla Giunta dopo avere acquisito il parere positivo del Comitato per gli incentivi, rimodula e, rendendoli meno stringenti e meno “burocratici”, tutti i vincoli economico-finanziari già fissati, concepiti in un momento in cui la crisi non aveva ancora prodotto il suo impatto più pesante. In base alle valutazioni tecniche del Comitato sono stati proposti i seguenti elementi che consentono una variazione degli obblighi economico-finanziari precedentemente fissati:
- a) periodo di mantenimento:
– è consentito il raggiungimento dei vincoli anche in esercizi non consecutivi;
– il vincolo in ogni caso ha una durata massima di tre anni;
– possibilità di far valere il rispetto del vincolo anche in periodi antecedenti la realizzazione dell’investimento/progetto di ricerca;
- b) nuovi elementi di valutazione dei vincoli:
– è consentito un margine di oscillazione fisiologico del 20% rispetto al valore originariamente fissato (non c’è necessità di una richiesta per beneficiarne);
– sono proposti dei correttivi anticrisi per la determinazione dei valori di riferimento dei vincoli relativamente all’attivo patrimoniale ed al patrimonio netto. Dall’attivo patrimoniale, a particolari condizioni, è possibile dedurre il magazzino, i crediti vs/PAT per contributi e i risconti passivi per contributi.
- c) revisione dei vincoli fissati:
– per le domande fino a € 2,5 mil. per investimenti fissi e fino a € 1,5 mil. per progetti di ricerca è consentita anche a domande presentate in passato l’applicazione delle ultime regolamentazioni stabilite ed in particolare percentuali inferiori di vincolo e pacchetto integrato (ossia contributo più mutuo agevolato con un minore livello di incentivazione a fronte di assenza di vincolo);
– è prevista la possibilità di sostituire l’originario vincolo patrimoniale con un nuovo vincolo di redditività: raggiungimento di un EBITDA annuo (utile prima degli interessi passivi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) non inferiore agli esborsi aziendali annui per pagamento mutui, interessi passivi e imposte. Il nuovo vincolo dura 4 anni e se non rispettato deve essere compensato da versamenti di capitale proprio. Il vincolo è affiancato dalla presentazione di un’attestazione bancaria di regolare pagamento dei mutui ed interessi;
– infine è sempre consentita la possibilità per le domande in procedura negoziale o comunque maggiori di € 2,5 mil. per investimenti fissi e di € 1,5 mil. per progetti di ricerca di richiedere la revisione dei vincoli alla Giunta provinciale previo parere del Comitato, in qualsiasi momento, anche dopo l’erogazione dei contributi.