Un asilo nido all’avanguardia e a misura di bambini e insegnanti, sostenibile, accogliente e sicuro, quello che verrà ufficialmente inaugurato domani mattina a Guastalla in provincia di Reggio Emilia da Camilla Verona (Sindaco di Guastalla) alla presenta di Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna, e delle altre autorità territoriali e religiose. Nuovo Nido d’Infanzia che sostituisce due nidi comunali dell’Infanzia (Pollicino e Rondine) danneggiati dal terremoto del maggio 2012 per cui Rubner Holzabu ha curato l’originale parte strutturale e la Promo le grandi superficie vetrate su progetto dello Studio Mario Cucinella Architects di Bologna. L’edificio può ospitare fino a 120 bambini e bambine tra 0 e 3 anni e si inserisce nel piano di lavoro per la ricostruzione post-sisma dell’Emilia. Il progetto di Mario Cucinella, anch’esso annunciato come presente all’inaugurazione, è stato pensato per stimolare l’interazione del bambino con lo spazio circostante secondo una visione “pedagogica” in cui nulla è lasciato al caso: dalla distribuzione delle aree didattiche alla scelta dei materiali di costruzione, fino all’integrazione tra ambiente interno ed esterno. La struttura prevede pertanto l’uso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale. In
particolare, ad eccezione delle fondazioni di cemento armato, la struttura portante è costituita da telai di legno lamellare inframmezzate da grandi superficie vetrate realizzate. Nel rispetto delle sagome presentate nel progetto, la proposta della struttura è basata sulla semplicità del sistema costruttivo in legno, sulla scelta accurata di materiali, finiture e soluzioni tecniche, senza rinunciare alla importante ricerca di dialogo e di interazione tra lo spazio chiuso delle aule e lo spazio aperto dell’esterno. In questa logica il modello proposto ha voluto integrarsi sia visivamente che architettonicamente con il contesto e con il paesaggio che caratterizza il sito di progetto. La presenza sul lotto di numerosi alberi ad alto e medio fusto ha immediatamente suggerito l’idea di un edificio che interagisse con il suo contorno. La struttura è formata da molti elementi verticali in legno che caratterizzano l’impianto dell’edificio e che riprende il motivo dei filari degli alberi e dei tracciati dei campi coltivati, conferendo nell’insieme leggerezza e modificando la tipica immagine della scuola come volume compatto e monolitico. La luce naturale e il diretto contatto tra lo spazio interno e l’esterno sono stati gli elementi guida della progettazione. L’elevata coibentazione, la distribuzione ottimale di superfici trasparenti (massima trasparenza sul fronte sud, massima opacità sui fronti est, ovest e nord), il ricorso a sistemi all’avanguardia per il recupero dell’acqua piovana e l’inserimento in copertura di un impianto fotovoltaico, consentono, infine, di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dell’edificio. La progettazione passiva, combinata con l’uso di impianti ad elevata efficienza energetica, riconosce all’edificio la certificazione in classe A. (immagini by Cristian Chierici)