Perché studiano, perché non trovano lavoro per potersi godere la propria indipendenza, perché vogliono stare con i genitori. Fatto stà che pure Eurostat ha rilevato come nella fascia di popolazione compresa tra i 19 e i 34 anni, i giovani italiani che vivono con i genitori rappresentano il 65,8% della totalità. Dato di circa 19 punti percentuali superiore alla media Ue (48,4%) che si colloca al secondo posto nella classifica dei 28 Paesi membri. Con il 70,5% solo i giovani croati superano quelli italiani. Molto vicini anche i giovani adulti slovacchi (67,2%), ungheresi (64,8%), maltesi (64,5%) e greci (63,5%). All’estremo opposto i più indipendenti risultano essere danesi (18,6%), finlandesi (20,4%), svedesi (21,5%) e norvegesi (22,6%). Che rispetto agli scandinavi i giovani italiani hanno evidentemente qualche problema in più nel riuscire a rendersi indipendenti lo evidenzia il fatto che prendendo in considerazione la sola fascia 25-34 anni, per il 2014 la percentuale di giovani italiani che vive a casa dei genitori risulta essere del 49%, dato non molto distante da quello rilevato per disoccupazione giovanile (41,6%). Non a caso pure considerando una fascia di età più alta sono sempre gli scandinavi a piazzarsi all’estremo opposto della classifica. In particolare, i danesi, che registrano un dato del 3% e gli svedesi (3,7%).