Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 11.003 milioni di Euro nel primo trimestre 2016. Rispetto allo stesso trimestre del 2015 si registra un aumento delle erogazioni pari a +55%, per un controvalore di +3.904,7 mln di Euro. È quanto emerge dai dati riportati nel Bollettino Statistico II-2016 pubblicato da Banca d’Italia nel mese di Luglio 2016 e rilanciati dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa. A livello territoriale il primo trimestre vede un incremento delle erogazioni in tutte le macroaree, come avviene ormai da più di un anno. La performance migliore spetta al Sud Italia, dove i quasi 1.600 milioni di Euro sono il 70,7% in più rispetto a quanto erogato nel primo trimestre 2015. L’aumento è solo leggermente inferiore (+68,7%) nelle Isole, che però hanno il minor volume di erogato, con quasi 700 milioni di euro tra Sardegna e Sicilia. Il Nord-Ovest si conferma la macroarea dove si eroga di più, con più di 3,6 miliardi di Euro, pari al 52,1% in più in raffronto all’anno scorso; performance migliore, invece, per il Centro Italia, che eroga quasi 2,8 miliardi di Euro, ossia il 56,1% rispetto all’anno scorso. Il Nord-Est fa segnare un aumento del 45,4% su base annua e in questi primi tre mesi del 2016 eroga 2.305,6 milioni di Euro. Da sottolineare come nonostante il forte incremento a livello tendenziale si denoti comunque un rallentamento trimestre su trimestre, e come a livello aggregato nel si sia registrato uno stock di mutui in essere – pari a 295.147 mln di Euro – in leggera diminuzione rispetto al trimestre precedente (-0,5%) seppure in lieve aumento in relazione allo stesso periodo dell’anno scorso (+0,4%). “Si avvertono i primi, ma comunque timidi, segnali di rallentamento della crescita iniziata ormai due anni fa – ha concluso Renato Landoni, presidente Kìron Partner SpA.- Adesso è ancora molto presto per trarre delle conclusioni, ma la Brexit potrebbe influenzare il settore creditizio e finanziario del nostro Paese, che sembrava aver trovato una via d’uscita dopo la crisi iniziata quasi dieci anni fa. In ogni caso l’offerta continuerà a essere interessante e, con tutte le cautele del caso, le banche erogheranno maggiormente rispetto al passato. I principali indici di riferimento dei tassi sono ancora a livelli molto bassi, riducendo in questo modo il costo dei finanziamenti e creando nuove opportunità per il mercato e le famiglie. Il 2016 è iniziato bene e dovrebbe continuare così per tutto l’anno, ma con una riduzione delle erogazioni relative alle surroghe.”