Una ventata di positività proviene dall’Assemblea Generale UNICMI 2024, svoltasi come lo scorso anno all’Hotel Enterprise di Milano. Il clima è stato in parte sorprendente, a fronte di una Legge di Bilancio che – se non cancella del tutto il sistema degli incentivi – mira a ristrutturarlo con forti ribassi, ma gli interventi e le presentazioni hanno messo in luce una serie di aspetti importanti che consentono di immaginare un futuro non fosco come forse ce lo potevamo aspettare.
L’Assemblea UNICMI 2024 è stata aperta dai saluti di Pietro Gimelli, che ha anche ricevuto un riconoscimento per la sua storica attività di Direttore di UNICMI e che ha avviato i lavori con un intervento da remoto di Paolo Casalino, della Direzione generale del MIMIT per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l’innovazione, le PMI e il made in Italy – Dipartimento per le politiche e per le imprese.
La carrellata dei dossier di sostegno al mondo delle costruzioni portata dal funzionario del Ministero ha messo in rilievo sì un punto a favore, il prolungamento dei termini di chiusura lavori per il Bando Transizione 5.0, ma ha anche fornito una sensazione di polverizzazione e di non stretta pertinenza alle problematiche del comparto (come nei ripetuti passaggi dedicati alle Start Up).
Ben più incisivo il messaggio del Presidente Mauro Durazzi che ha voluto fin da subito parlare di futuro e di prospettive positive: il centro nevralgico del ragionamento è stato improntato sul tema della Casa Green, che si sostituisce come stimolo al mercato in una forma ancor più utile in quanto cogente.
Se il sistema degli incentivi favoriva la riqualificazione del patrimonio immobiliare la Direttiva EPBD è determinante in forma di obbligo e con termini temporali che per quanto possano essere diluiti saranno altrettanto vincolanti. Il valore del prodotto Made in Italy con particolare riferimento a quello in alluminio costituirà sicuramente un elemento capace di sostenere il lavoro delle aziende del nostro Paese, proprio in ragione della qualità richiesta dal mercato per soddisfare i requisiti della norma.
La forte partecipazione di aziende associate all’appuntamento assembleare UNICMI 2024 è stata oggetto di menzione, sottolineando il valore coeso e sostanziale che fa da collante fra le aree presidiate dal lavoro dell’associazione che la vede spingersi a presidiare con efficacia il campo legislativo e normativo, quello tecnico e quello delle prospettive di mercato.
Su queste prospettive si è incentrato Carmine Garzia, Direttore dell’Ufficio Studi UNICMI, che ha sottolineato da un lato gli elementi di tenuta del mercato dell’edilizia, la cui flessione ha curve dalla pendenza non drammatica e arriva comunque dopo un’esplosione che l’ha portato quasi a raddoppiare negli ulti tre anni.
Le considerazioni più specifiche sul segmento finestre e coperture hanno messo in evidenza come gli investimenti del non residenziale potranno in parte controbilanciare l’inevitabile frenata del mercato fino ad oggi sostenuto dagli incentivi, ma a patto che non si scateni una competitività al ribasso sul fronte dei prezzi.
Significativo l’intervento di Alessandro Longo di Lombardini 22, che ha indicato orizzonti progettuali integrati fra funzionalità ed estetica anche in ragione di nuove logiche e filosofie di ideazione degli edifici e delle loro riqualificazioni rese possibili dalla fusione fra pensiero formale e strumenti tecnologici, creando le condizioni per quella che Longo ha chiamato una nuova progettazione parametrica.
(di Marco Oldrati)