Dopo l’avvenuta possibilità di riapertura anche di alcune attività di produzione di serramenti (al momento limitate a legno e PVC) a riaprirsi dal prossimo 27 aprile potrebbero essere i cantieri edili a cominciare da quelli all’aperto come suggerito prima e discusso dopo, nell’ambito della “cabina di regia Governo-Regioni-Enti locali” .
Riapertura che come noto, sarà definita anche sulla base delle indicazioni elaborate dal comitato tecnico-scientifico e della task force diretta da Vittorio Colao.
Comitato che ha già definito una articolata bozza-tabella-classi-di-rischio—fase-2-coronavirus in cui per tutte le attività Ateco vengono indicate le rispettive classi di rischio e aggregazione sociale e, conseguentemente, di possibile diffusione del contagio da Coronavirus.
L’elenco tabellato riporta anche i cadici di attività d’impresa per le quali non è mai stata definita una interruzione dell’attiva oppure è già stata ammessa la riapertura.
Scorrendo l’elenco è facile notare come tutte le attività d’impresa legate alla produzione di serramenti di tutti i materiali presentino una classe di rischio integrato classificato come Basso.
Constatazione che indubbiamente rafforza la necessita che si provveda ad inserire tra le attività di cui è ammessa la riapertura anche i codice 25.12.10 (Fabbricazione di porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici) come prontamente sollecitato dall’Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei serramenti.