Rilasciato da ISTAT il bollettino flash sulla fiducia di consumatori e imprese rilevata a novembre, indicatore che per i consumatori si attesta sui massimi mai rilevati, crescita che per la quale ISTAT subito sottolinea il fatto che essa risente – al pari di quello relativo alla imprese – sono solo in minima parte degli attentati avvenuti a Parigi in quanto il periodo di rilevazione dei dati è concentrato nei primi 15 giorni del mese. Di conseguenza è lecito attendersi una influenza maggiore dei fatti eccezionalmente gravi avvenuti nella rilevazione del prossimo mese, in particolare per quanto riguarda i consumatori il cui indicatore ha raggiunto a novembre il livello più alto mai registrato dall’inizio delle serie storiche oltre 20 anni fa: 118,4. Tutte le stime delle componenti considerate risultano essere in aumentò, con incremento maggiore per quella economica (a 158,3 da 153,3) e più contenuto per quella personale, sia corrente che futura. Migliorano le stime sia dei giudizi sia delle attese sull’attuale situazione economica del Paese e diminuiscono le attese di disoccupazione. In dettaglio risulta essere in aumento la quota di intervistati che giudica la situazione economica del Paese «migliorata» (al 25,6% dal 22,3%) e diminuiscono coloro che la giudicano «molto peggiorata» (al 17,4% dal 20,4%). In lievissima crescita (o,1 punti) risulta complessivamente essere pure la fiducia espressa a Novembre dalle imprese, ma quale risultato di un andamento contrapposto a seconda dei settori economico produttivi considerati. Difatti sia nel comparto manifatturiero che in quello del commercio il clima di fiducia espresso risulta essere in lieve flessione (diminuito a 104,6 il primo ed a 116 il secondo), mentre in quello delle costruzioni l’indice del clima di fiducia delle imprese risulta crescere dai 119,8 punti di ottobre ai 121,4 di novembre registrando pure un netto migliorano ( quasi 6 punti) dei giudizi espressi su ordini e/o piani di costruzione, ma purtroppo senza prevedere ancora positive ricadute sull’occupazione. Da sottolineare inoltre come l’indice risulta salire a 127,7 da 112,3 nell’ingegneria civile e a 133,4 da 130,5 nei lavori di costruzione specializzati, mentre si conferma l’aspettativa negativa riguardo la costruzione di nuovi edifici.