Con la firma del Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e dei Ministri Delrio, Galletti, Lorenzin, Madia e Pinotti, acquisite le valutazioni e le intese della Conferenza Unificata, il Ministero dello Sviluppo Economico ha ufficializzato oggi l’avvenuto passaggio per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di tre importanti provvedimenti che completano il quadro normativo in materia di efficienza energetica negli edifici approvati nei giorni . Il primo decreto è volto alla definizione delle nuove modalità di calcolo della prestazione energetica e i nuovi requisiti minimi di efficienza per i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazione. Provvedimento che nel caso in cui sarà trasformato in legge senza subire variazioni da parte delle Regioni ( che hanno potestà in materia) e sempreché non intervengano nuovi e più precisi indirizzi da parte dell’Ue ( è in corso la revisione della direttiva), dal 2019 interviene pure sui valori di trasmittanza dei serramenti ammessi a seconda della zona climatica. Il secondo decreto adegua gli schemi di relazione tecnica di progetto al nuovo quadro normativo, in funzione delle diverse tipologie di opere: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetiche. Con il terzo decreto, sono state aggiornate infine le linee guida per la certificazione della prestazione energetica degli edifici (APE). Il nuovo modello di APE sarà valido su tutto il territorio nazionale e, insieme ad un nuovo schema di annuncio commerciale e al database nazionale dei certificati energetici (SIAPE), offrirà al cittadino, alle Amministrazioni e agli operatori maggiori informazioni riguardo l’efficienza dell’edificio e degli impianti, consentendo un più facile confronto della qualità energetica di unità immobiliari differenti e orientando il mercato verso edifici con migliore qualità energetica. Con l’emanazione di questi provvedimenti si compie un passo importante verso l’incremento degli edifici ad energia quasi zero. Infatti, a partire dal 1 gennaio 2021 i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni significative dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre al minimo i consumi energetici coprendoli in buona parte con l’uso delle fonti rinnovabili. Per gli edifici pubblici tale scadenza è anticipata al 1 gennaio 2019. I tre provvedimenti, che saranno pubblicati a breve in Gazzetta Ufficiale, entreranno in vigore il 1 ottobre 2015 e consentiranno così all’Italia di mettersi in linea anche con la direttiva Direttiva 2012/27 sull’efficienza energetica per la quale, ricordiamo, la commissione Ue aveva aperto il 26 febbraio una nuova procedura di infrazione (numero 2014_0368) per incompleto recepimento. Numero di procedure d’infrazione a carico del nostro Paese salito a metà giugno a 98 casi, di cui 75 per violazione del diritto dell’Unione e 23 per mancato recepimento di direttive.