“Il macro tema nel quale oggi ci inseriamo è quello della sostenibilità ambientale. Sono da circa tre anni che lavoriamo su questo argomento e quello che stiamo cercando di fare è dare un po’ di concretezza a questi aspetti correlandoli alle specificità del nostro mondo…Prima di proseguire permettetemi di fare un salto indietro nel tempo – ha dichiarato in apertura di incontro Stefano Mora D.G. di LegnoLegno sc – perché questa idea è da più di tempo che ce l’abbiamo.
Ci siamo spostati in questa sede nei primi anni 2000 ed il progetto che ha caratterizzato questo stabile rientrava nella realizzazione di OASI, ovvero Opere Ambientali per lo Sviluppo Industriale che prevedeva anche la messa a dimora di oltre 1000 piante autoctone su circa cinque ettari di terreno. Se vi affacciate sul retro della sede potete vedere il risultato. OASI oggi è attivamente vissuta dalla comunità di Correggio.
Questo è un po’ lo spirito con il quale abbiamo lavorato convinti che la sostenibilità concreta, non quella solo narrata, sia un motore per l’innovazione di prodotto. Difficile predire quanto ma sicuramente bisogna realizzare un prodotto, il serramento, a fronte di nuove prestazioni richieste dal mercato…“.
Da qui arriva la spinta che ha portato Legnlegno sc allo sviluppo e presentazione nella sede di Correggio (RE), del primo LCA Tool del settore serramenti in Italia. Tool ” in fase di continuo sviluppo” ha sottolineato Mora al momento già utilizzabile dai produttori di serramenti in legno.
Strumento che grazie alla notevole mole di dati già raccolti e di un algoritmo validato, stando a quanto visto dalla dimostrazione permette con facilità di misurare, migliorare, documentare e comunicare le prestazioni di sostenibilità ambientale dei serramenti in legno prodotti.
Di proprietà di LegnoLegno, lo strumento è stato sviluppato dal gruppo di ricerca LCA (Life Cycle Assessment) del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate (DISA) dell’Università degli studi di Bergamo ed è finalizzato all’analisi del ciclo di vita dei serramenti e alla generazione di Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD).
“Si tratta di uno strumento dotato di un algoritmo di calcolo validato da ente terzo accreditato che contempla scenari differenti in produzione ma anche in fine vita, per permettere di performare meglio l’applicazione del prodotto al progetto rispetto agli indicatori di impatto ambientale attestati dalla EPD, caposaldo dei CAM Edilizia, degli schemi di etichettatura di sostenibilità degli edifici nonché delle raccomandazioni EU che mirano a raggiungere la Whole Life Carbon alla scala di edificio – ha spiegato da remoto la Prof.ssa Elisabetta Palumbo –.
L’obiettivo dell’LCA Tool è duplice: la possibilità di customizzare l’emissione delle EPD rispetto alle richieste progettuali e di mercato permette, da una parte, di supportare il progettista nel prendere decisioni maggiormente consapevoli e attente ai temi della sostenibilità ambientale già nelle prime fasi, dall’altra, di aiutare il produttore a comprendere peculiarità e criticità delle performance ambientali dei propri prodotti, come leva per migliorare l’impatto legato alle proprie procedure, dal ciclo produttivo al riciclo/smaltimento a fine vita utile. Infatti, attraverso i diversi modelli LCA che alimentano il tool, al momento è possibile ottenere EPD del tipo “from cradle to gate + option”, ovvero in produzione e in fine vita“.
Progetto apripista
Lo strumento validato e certificato – lo ribadiamo- da organismo di parte terza accreditato consente alle imprese produttrici di ridurre oggettivamente tempi e costi di ottenimento della certificazione volontaria EPD. Come accennato, si tratta di un progetto pilota apripista per il settore dei serramenti in Italia che in questa prima fase di sviluppo ha coinvolto alcuni selezionati serramentisti che per primi, quindi, otterranno l’EPD dei propri prodotti.
Il gruppo degli 8 serramentisti coinvolti nel progetto pilota (Finnova, Zazzaretta Infissi, Falegnameria Bozzarelli, PM Serramenti, Italserramenti, Marvulli Serramenti, Falegnameria Scarin, Falegnameria Aresi), insieme ai partner di FINESTRA+ (Mungo, Fantacci, Working Process, Finiture, DDX, Cloudfabric, Pilkington, NSG Group), ha consentito la creazione di una banca dati sui materiali e sui processi di produzione nel primo semestre del 2025. I dati prodotti durante questa indagine saranno messi a disposizione dei partner di FINESTRA+ e degli stakeholders della filiera.
L’LCA Tool, infatti, rientra nelle attività di FINESTRA+ Sostenibile, il progetto di LegnoLegno che consente ai serramentisti di valorizzare sul mercato le caratteristiche di sostenibilità dei loro prodotti. FINESTRA+ Sostenibile intende evidenziare:
+ Consapevolezza della responsabilità etica di consegnare alle generazioni future un pianeta in equilibrio tra rispetto dell’ambiente e progresso socio-economico, attraverso modi più sostenibili di costruire.
+ Collaborazione fra produttori di serramenti e loro fornitori nella scelta di prodotti e servizi che consentano di consegnare all’utenza finale dei prodotti oltre che belli, anche performanti dal punto di vista energetico, ecologici e con un impatto ambientale ridotto (a partire dall’approvvigionamento delle materie prime, fino ad arrivare allo smaltimento o riciclo dei prodotti a fine vita).
+ Trasparenza nel comunicare il valore di prodotti che abbiano un impatto sostenibile, sia nel medio che nel lungo termine. La possibilità di misurare, migliorare, documentare e comunicare le prestazioni di sostenibilità ambientale dei propri prodotti consentirà ai serramentisti di soddisfare le nuove richieste del mercato.