Azienda

Sempre i fondi immobiliari “motore” del real estate italiano : + 5,1% nel 2025

Presentato a Roma il 45esimo Rapporto su “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero” di Scenari Immobiliari. Studio che per crescita pone in testa l’Italia con un patrimonio salito quest'anno a 138 miliardi di euro (+5,3 %) e che si stima continuerà a salire nel 2025 del 5,1%

Il risparmio gestito in immobili attraverso fondi immobiliari e i Reits si conferma anche nel 2024 vero motore per la crescita del real estate e dell’economia mondiale.

Stando a quanto dettagliato a Roma nel corso della presentazione del 45esimo Rapporto 2024 su “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con lo Studio Casadei, a livello mondiale il valore del patrimonio immobiliare risulta essere cresciuto sia per i fondi immobiliari che per i reit: le stime di fine anno indicano un valore del patrimonio complessivo pari a 4.750 miliardi di euro, in crescita del 2,15 %, di cui oltre 3.600 miliardi nei reit.

Restringendone progressivamente la geografia, in Europa il numero complessivo di fondi e reit si colloca a ridosso dei 2.260 veicoli, nove in più rispetto al 2023, per un patrimonio di 1.630 miliardi di euro (quasi due punti percentuali di incremento) con un peso europeo rispetto al totale mondo che sfiora il 35 %.Sempre i fondi immobiliari "motore" del real estate italiano : + 5,1% nel 2025

L’Italia resta in scia a questo trend positivo e nel 2024 raggiunge un patrimonio immobiliare posseduto direttamente dai 665 fondi attivi pari a 138 miliardi di euro (+5,3% sul 2023), con previsioni di un ulteriore aumento del 5,1% nel 2025. Patrimonio per l’ 81,7% allocato in immobili ad uso uffici/commerciale e l’8,3% ad uso residenziale.

 

“Il mercato degli investimenti immobiliari globale – ha dichiarato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, aprendo il convegno di aggiornamento del Rapporto – si avvia a chiudere il 2024 con un volume di poco inferiore agli ottocento miliardi di dollari e un incremento rispetto al 2023 di oltre l’otto per cento.

I risultati ottenuti dall’industria del real estate, dopo i minimi degli scorsi dodici mesi, dipendono dall’andamento disomogeneo della crescita economica e delle tendenze dei fondamentali nei territori e per le asset class, il che ha determinato un approccio prudente nella prima metà dell’anno e maggiore audacia nei mesi successivi.

Gli investitori istituzionali sono tornanti sul mercato e l’attività continuerà in maniera accelerata nei prossimi dodici mesi in particolare negli Stati Uniti e in Canada, oltre che in Europa dove nel 2023 e nei primi mesi del 2024 i valori dei beni sono stati rivisti.

Esistono opportunità di crescita per il mercato del patrimonio gestito, la propensione alla diversificazione sta assumendo forme diverse e il mercato residenziale, asset class fondamentale dei reit americani e settore in espansione per i Paesi asiatici, dove la popolazione in espansione sta portando allo sviluppo dei centri urbani, continua a essere una nicchia per il nostro Paese.

Le tendenze sociali e strutturali dei prossimi dieci anni creano domanda di alloggi e di servizi nelle economie emergenti e di riqualificazione e trasformazione del patrimonio nelle economie mature, sostenendo strategie di investimento differenziate”

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome