Un piano strategico sulla sostenibilità e sette linee di azione che si concretizzano in progetti definiti, ognuno dei quali contribuirà al riposizionamento del legno arredo in chiave green. È l’impegno che si è presa FederlegnoArredo in occasione dell’assemblea generale svoltasi al Mudec di Milano.
Tradizionale incontro annuale che nella parte pubblica si è sviluppato all’insegna dell’evento “Impronte sostenibili, Rigeneriamo il futuro” . Evento pensato per condividere con gli associati e con la stampa il lavoro portato avanti negli ultimi mesi, dopo la presentazione del decalogo “La sostenibilità al centro”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Symbola
Decalogo dal quale è derivato FLA Plus: un progetto concreto, hub di soluzioni, un vero e proprio piano strategico che delinea le linee di azione della filiera con l’obiettivo di far sì che la filiera diventi pioniera della green industry.
“Il nostro intento – ha spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – è stato fin da subito quello di sollecitare le nostre aziende nel cammino verso la sostenibilità, per diventarne leader”.
L’attitudine a riuso e circolarità è “un elemento cardine del nostro settore, divenuto strategico di fronte alla crisi delle materie prime” ha ricordato Paolo Fantoni, delegato alla sostenibilità per l’area legno.
Intervenendo all’assemblea Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile Ministero della Transizione Ecologica, ha sottolineato come: “Il sistema del legno-arredo, come spiegato bene da tutti i relatori, è già ampiamente indirizzato verso questi obiettivi, ma va accompagnato nel percorso con misure concrete ed efficaci anche da parte delle istituzioni e della politica.
Leggendo il Decalogo di FederlegnoArredo sono molte le convergenze con quanto previsto dalla Strategia per l’Economia Circolare, riforma abilitante del PNRR pubblicata dal Mite, a partire dal ruolo della digitalizzazione, di cui la Borsa del Legno attivata dalla federazione è espressione. Mi riferisco anche ai CAM, i criteri ambientali minimi per gli appalti pubblici che comprendono la sostenibilità dei materiali anche negli arredi. Particolarmente interessante anche il Tool di circolarità che permetterà proprio di misurare le aziende su questo tema.
Altro pilastro è la responsabilità estesa del produttore, uno dei punti che la Commissione ci ha chiesto di sviluppare e su questo, come ministero, intendiamo potenziare il comparto nazionale, rafforzando il ruolo di vigilanza del Mite sui consorzi e sui sistemi autonomi. Da parte nostra, dobbiamo integrare e coordinare le politiche di incentivo e creare governance condivise fra dicasteri per mettere a sistema le risorse”.