Dopo oltre due anni di calo degli ordinativi che hanno caratterizzato l’andamento del mercato interno di macchine e tecnologie per la lavorazione del legno, il terzo trimestre segna un andamento positivo in particolare nelle forniture di grandi impianti.
Segnali positivi probabilmente anche alimentati dagli incentivi legati a “Industria 5.0” nonostante le persistenti difficoltà poste dall’iter procedurale e in attesa dei provvedimenti tesi a semplificarlo.
Questa la prima considerazione che risalta dalla lettura dei dati relativi al terzo trimestre 2024 elaborati dall’Ufficio studi di Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta i costruttori italiani. Va tuttavia precisato che, complessivamente, i dati confermano una ulteriore contrazione con gli ordinativi che flettono di un ulteriore 9,4% sullo stesso periodo del 2023.
Come accennato il solo indice positivo è rappresentato dalla domanda interna, che risulta essere in crescita del 16,1% a pari periodo dello scorso anno, mentre le commesse alimentate dai mercati esteri arretrano di un ulteriore 12,4%.
Piuttosto chiaro il sentiment per i prossimi mesi espresso dalle imprese associate coinvolte dalla indagine qualitativa che vede il 50% del campione indicare una stabilità della produzione ed il restante 50% esprimere la propria preoccupazione per un ulteriore calo.
Decisamente interessanti i dati che emergono dalla indagine previsionale, che sul mercato interno vede il 55% del campione attendersi una fase di stabilità (era al 50% nel trimestre precedente), il 5%una crescita (stesso dato del periodo aprile-giugno 2024) con il restante 40% indicare un ulteriore calo (era il 45 per i tre mesi precedenti).
Previsioni decisamente peggiori quelle espresse per il mercato estero che vede un netto aumento (dal 50 al 65%) delle imprese che propendono per la stabilità ed il 35% indicare un ulteriore arretramento.